Coronavirus, tecnologia e rapporto medico paziente
Sergio Pillon
Leggo “rivolgetevi al vostro medico curante”, e penso “così contagiate lui”, FMOMCeO lancia l’allarme “medici contagiati”. Bisogna però evitare l’ambulatorio del medico, luogo di potenziale contagio…
Il suggerimento oggi è diventato “telefonate al vostro medico” che compila un questionario preparato ad hoc e vi suggerisce cosa fare. Siamo indietro di 30 anni, nella TELEFONOMEDICINA, dove finiscono anni di salute digitale? Inoltre, crolla il rapporto personale con il paziente, cari colleghi al telefono non potrete neppure essere sicuri che sia lui, vince Babylon, l’AI dell’anamnesi. Cari colleghi, oggi esiste la TELEVISITA, usate SKYPE, o la videochiamata di WhatsApp, per semplificare ed accelerare la televisita preparate prima un elenco di domande da fare al paziente, fategli misurare la temperatura , la frequenza , la pressione, e (se la ha) fategli fare una pulsossimetria. Mandate l’elenco delle domande al paziente PRIMA della videochiamata. Funziona e fate in fretta… e evitate l’ambulatorio del medico, luogo di infezione!
Se poi il paziente non fosse a rischio, fategli la ricetta elettronica e inviatela in PDF, se la stamperanno da casa, così eviterete di farli venire a studio, mettete un cartello, oggi si visita via Skype!
Sergio Pillon, coautore delle linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina, direttore medico del CIRM, componente del Digital Health Working Group della European Public Health Alliance
Il privato ha nessuna possibilità? Come potrebbe organizzarsi/contattare?