Gent.mo Ing. Cosentino, Gent.mi partecipanti all’evento odierno,
la febbre ed una completa afonia mi impediscono di essere presente li con voi. Sono dispiaciuta e me ne scuso sinceramente, anche perchè il tema da voi trattato oggi merita molta attenzione e conoscete il mio impegno da tempo in questo ambito.
Vi auguro una riflessione seria, approfondita che possa consentire di intravedere quanto ciascuno può fare nel proprio ruolo, nella propria realtà lavorativa, per continuare a mantenere integro il nostro sistema sanitario, anche attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie.
Dobbiamo agire su più livelli e vi assicuro il mio impegno istituzionale per la continua promozione della legalità nel sistema di tutela della salute: questo però non basta. Occorre che come singoli professionisti ci facciamo carico, anche con una più approfondita conoscenza degli eventi e dei meccanismi che minacciano l’integrità del sistema, della responsabilità di guardare a cio’ che facciamo, con chi operiamo, che cosa elaboriamo, con occhi più consapevoli. Non dipende sempre tutto da altri: la legalità è un tessuto prezioso composto dai fili che ciascuno di noi tesse. La mancanza di un filo, un filo strappato possono creare spazi in cui si infiltrano relazioni ambigue, in cui prevale l’interesse che non è quello del più debole ovvero dei pazienti che si aspettano da noi cura e accoglienza trasparenti.
Auspicando di poterci ritrovare in altre occasioni, rinnovo l’augurio ad una piena riuscita dei lavori.
Nerina Dirindin